Anello da San Giorgio passando per Cima Trappola, Castel Gaibana, Monte Sparavieri, Cima di Mezzogiorno e Monte Tomba
Dopo alcune settimane di stop, tra COVID 😷 e impegni vari, ritrovo il mood per ripartire e provo un nuovo percorso che sulla carta non sembra difficile, ma nemmeno una bava d’aria.
Parto verso le 7:30 da Malga San Giorgio sul sentiero ⬜️250🟥 con destinazione Malga Malera. La scelta dell’orario è ottima perché il sole sta per fare capolino da Castel Malera 🌄 e mi soffermo più di qualche volta a immortalare tutto con qualche scatto 📷 . Appena “girato l’angolo” vengo colpito dai raggi del sole 🌞 che mi accompagnerà col suo tepore per tutto il resto del percorso regalandomi una bella abbronzatura 👕 da ciclista 😆. Arrivato a Malga Malera seguo il sentiero in direzione Passo Malera (1722 m s.l.m.). Poco prima del passo imbocco il sentiero che mi porterà a Cima Trappola (1865 m s.l.m.) passando da Cima Bella Lasta (1812 m s.l.m.). Capisco subito che i mesi di stop si fanno sentire e non poco, perché ho un bel fiatone 🥵. Morale: bisogna rimettersi in forma 💪. Anche qui continuo a fermarmi per fare scatti… o forse per riprendere fiato 😅. Oggi sicuramente è la giornata degli scatti, perché alla fine ne ho fatti più di 1⃣1⃣0⃣! Meglio cosí! Più ricordi per il futuro e più informazioni per chi avrà voglia di passare dai luoghi toccati dal giro. Arrivo a Cima Trappola e spuntino 😋. In effetti la sera prima al corso di escursionismo hanno evidenziato che l’alimentazione è parte importante di un’escursione 😜.
Riparto in direzione Castel Gaibana (1806 m s.l.m.) passando attraverso il sentiero che si intravede immerso tra i pini mughi. Neve ❄️. Il sentiero, che quasi non si vede, è coperto di neve. Proseguo con molta, molta cautela e arrivo al cippo confinario del Regno Lombardo Veneto e il mio orologio suona perché sono fuori traccia. Guardo e mi accorgo che non avrei dovuto scendere fino al cippo. Torno in su, sempre con molta, molta cautela e non mi accorgo di aver passato il punto in cui scendere verso il Gaibana. A questo punto, mappa alla mano, scendo di nuovo sempre con molta, molta cautela e… non vedo il sentiero. Provo a farmi strada tra i mughi e finalmente lo vedo. Discesa ripida verso la Boca del Vallon e poi salita importante verso Gaibana. Fantastico il panorama che si apre sulla valle dei Rochi 🌟e soprattutto mi imbatto in un piccolo gruppetto di camosci che si rincorrono e che fortunatamente immortalo con la cam.
Visito il punto panoramico, uno sguardo veloce al vecchio Rifugio Gaibana e all’arrivo delle seggiovia. Tutto abbandonato a sé stesso. Un vero peccato 😭. Prossimo tappa il Monte Sparvieri (1797 m s.l.m.) e Cima di Mezzogiorno. Seguo per circa 6 km la cresta, a parte un piccolo tratto di strada sterrata parte del sentiero ⬜️250🟥, e mi imbatto nelle varie trincee che ad oggi fanno parte dell’ecomuseo della Lessinia e ovviamente in alcune entro. La salita al Monte Sparavieri mi mette di nuovo alla prova. Bella ripida 🥵. Piccola sosta e scendo verso la Cima di Mezzogiorno. Arrivo e con vero peccato non trovo nessuna tabella che riporti la cima. “Adesso è ora di ritornare a San Giorgio e sono a 2/3 del percorso; non vorrai che ci siano ancora salite?” mi dico. Invece vengo subito smentito. Altra salita e che salita! Passo alcune malghe tenute magnificamente, percorro un altro tratto del ⬜️250🟥 e punto diretto al Rifugio Primaneve sul Monte Tomba (1766 m s.l.m.). Indovinate un po’… altra salita.
A questo punto sono proprio cotto 🍳, ma per mia grande fortuna gli ultimi 3 km sono tutti in discesa. Di solito me li farei di corsa, leggera corsa 🏃, però mi dico che è meglio non strafare. Mi bevo il mio bel integratore e non resisto. Come un “buteleto” mi lancio in discesa 🏃. “Se non tengo, mi fermerò”. Tengo discretamente e mi fermo solo a Campolevà, perché mi accorgo che la batteria della cam è quasi finita e quindi anticipo la registrazione del finale e poi via di nuovo verso l’arrivo: il parcheggio a San Giorgio 🏁.
Il giro si conclude in 4:40h - 18,6 km - 1720 D+ da orologio, ma credo possano essere intorno ai 1000 D+.
Il percorso, completo di traccia GPX e fotografie, è disponibile in Komoot. Ti invito a visitarlo e se ti piacciono i miei “highlight” di escursionismo e corsa ricordati di mettere un “like” 👍.
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Giro veramente difficile che mi ha messo alla prova e mi ha fatto veramente sputare sangue🩸complice sicuramente una forma fisica non proprio al top. Oggi il meteo mi ha regalato una giornata calda, ma non eccessivamente, un cielo azzurro 💙 incredibile che mi ha permesso di apprezzare e immortalare degli splendidi panorami. Da rifare sicuramente la prima parte fino al Monte Sparavieri, poi forse un po’ troppo monotono, almeno per i miei gusti.
Alla prossima e buon giro!
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