Giazza, Campofontana, Monte Gramolon e ritorno
La settimana scorsa sono rimasto a quote basse per “fare strada”, quindi oggi si “fa meno strada”, ma si sale di piú e la destinazione è il Monte Gramolon.
Oggi parto e stranamente non ho dubbi complice il fatto che 3/4 del percorso gli ho già visti in passato e nessuna sorpresa per il meteo. Ho tutta l’attrezzatura in ordine e non ho dimenticato nulla. Pare quasi strano, ma in effetti è proprio così.
Come al solito parto presto. Sono da poco passate le 7 e il sole ☀️, anche se è già sorto, non ha ancora fatto capolino dal punto di partenza che oggi è il parcheggio nella piazza della chiesa di Giazza. La temperatura è decisamente frizzante 🍾, come la settimana scorsa, quindi direi che siamo intorno ai 10℃ 🥶. Questa volta non ho scelto la manica lunga, perché il meteo dava temperature sopra i 15 per buona parte del percorso. Un po’ mi pento di questa scelta scelta, perché l’aria è proprio pungente, ma vi anticipo che dopo meno di 10 minuti la sensazione scompare complice la prima delle tre salite che identificano questo giro.
Si parte direttamente sul sentiero 🟥280🟥 che prosegue sul fianco destro della Val Fraselle, ma dopo circa 1 km si attraversa il ponticello sulla destra per imboccare il 🟥285🟥 verso Prusti di sotto, Prusti di sopra e successivamente verso Malga Porto di sopra. E qui abbiamo la prima delle tre fatiche. Da Prusti di sotto al bivio con il sentiero 🟥205🟥 si sale di 500 m in 3 km 🥵. Avevo percorso questo tratto in passato, perciò nessuna sorpresa. Imbocco il sentiero 🟥205🟥 verso Campofontana. 2 km di discesa, quindi faccio il 🐓 e scendo di corsa 🏃🏻♂️. Oserei dire ignaro di quello che mi aspetta, ma ahimè la salita che sto per affrontare l’ho già fatta in passato, quindi niente scuse 😅.
Inizio ad inerpicarmi in direzione Cima Lobbia 1672 m s.l.m per 3 km e passa in ordine dal Monte Telegrafo 1562 m s.l.m, Forcella Porto 1527 m s.l.m., Monte Porto 1629 m s.l.m. e Monte Scalette 1613 m s.l.m. La seconda faticosa salita è quella che dall’inizio del sentiero mi porta al Monte Telegrafo e parlo di 255 m in 1 km 🥵🥵, ma il sentiero corre sulla cresta e si gode di un panorama ⛰ 🤩 che ti toglie il fiato. In questo tratto si passano i sentieri 🟥213🟥 e 🟥206🟥.
Da Cima Lobbia verso il Passo della Scagina sul sentiero 🟥205🟥 si scende di 100 m, ma sostanzialmente è un pianoro di 2,5 km. Tutto liscio e come al solito la Lessinia con una bella giornata si sole ☀️ si mostra in tutta la sua bellezza.
Dal Passo della Scagina si percorre per 500/600 m il sentiero 🟥202🟥 fino all’intersezione con il sentiero 🟥211🟥 che ci conduce sulla cima del Monte Gramolon. Sul 🟥211🟥 c’è anche la ferrata E. Fermi, ma nel mio caso prendo il sentiero che corre a destra della ferrata. E qui inizia la terza ed ultima salita che in 750 m mi fa salire di 190 m 🥵 🥵 🥵 e arrivo in cima al Monte Gramolon 1814 m s.l.m. e beffato dalla sfortuna c’è foschia. Nel punto più alto dove potevo godere di una magnifica vista in realtà vedo solo poco della Val Fraselle, mentre dalla parte opposta un muro di nebbia 🤬😭. Pazienza vorrà dire che dovrò ritornare. Mi fermo qualche minuto, giusto il tempo per bere il mio integratore, ma devo ripartire anche se sono piuttosto stanco. Ho ancora svariati km per chiudere l’anello e ritornare a Giazza. Per fortuna 🍀è tutta discesa, mi dico. Ma non sarà così.
Scendo sul sentiero 🟥211🟥 verso il Passo Ristele, ma non ci arrivo perché devio prima e arriva alla Malga Fraselle di sopra 1630 m s.l.m. Scendo adesso sul sentiero 🟥280🟥 fino a Malga Fraselle di sotto, dove mi fermo per dare alcune informazioni e poi mi infilo nella fantastica Val Fraselle. Che spettacolo. Magnifica. Peccato non si riesca a correre, perché è molto sassosa, stretta e scivolosa. Meglio non rischiare. Come anticipato prima, pensavo fosse tutta discesa verso Giazza, ma arrivato al bivio con il sentiero 🟥284 🟥 mi ricordo che il percorso che avevo tracciato ritornava da Prusti di sopra e quindi mi inforco l’ultima salita, che non è nulla rispetto alle precedenti, ma che comunque si fa sentire. Ultimo integratore e via. A 4 km dalla fine rimango anche senza acqua, perché da pivello ho optato per 1,5 l e non 2 l. Comunque nonostante tutto mi godo gli ultimi km e mi diverto come un bambino in discesa 🏃🏻♂️ fino a quanto resto anche a secco di batteria della mia action cam, quindi niente finale con arrivo a Giazza 🤬. In pratica oggi ho finito tutto, integratori, barrette, acqua, batteria della cam…. ma finisco anche il giro stanco, ma soddisfatto.
Il giro si conclude in 5:20h - 19,3 km - 1630m D+.
Il percorso, completo di traccia GPX e fotografie, è disponibile in Komoot. Ti invito a visitarlo e se ti piacciono i miei “highlight” di escursionismo e corsa ricordati di mettere un “like” 👍.
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Giazza e Val Fraselle sempre una scelta vincente. Ci tornerò, probabilmente la prossima meta sarà il Monte Plische.